I SEGRETI DEL POLESINE

Qualche giorno fa, mi trovavo nella mia Locanda, al Nibbio, sono stato invitato invitato ad entrare in una riserva privata per assistere alla liberazione di una quindicina di uccelli, reduci da traumi o incidenti, soccorsi ed assistiti dall’Associazione Sagittaria, un gruppo di volontari che si occupa di censire ed aiutare le numerose specie di uccelli che sorvolano i cieli del Polesine.

Così ho conosciuto Enrico Vicentini, un biologo di Adria, autentico appassionato della natura ed in particolar modo del delicato ecosistema che sostiene il Parco del Delta del PO.

Liberati i volatili, Enrico mi ha fatto una proposta: “Ora Leo ti porto in un luogo magico e ti faccio scoprire un angolo del Polesine che pochi conoscono”.

Chi mi conosce sa che sono curioso di natura e certo non avrei potuto lasciarmi sfuggire un’occasione così ghiotta. Ci siamo quindi diretti a circa una decina di chilometri dal Nibbio, sulle Dune Fossili di Porto Viro.

Le Dune Fossili sono un parco dentro al parco, dove si trova ben conservata una linea litoranea risalente a più di tremila anni fa, costituita da tre linee di dune di sabbia e ricoperta da una rigogliosa vegetazione di specie arboree quali il leccio, il pino marittimo, l’olmo ecc. ed erbacee quali  licheni centenari e fiori autoctoni.

Ok, per farvi capire quale biodiversità si fosse materializzata davanti ai miei occhi, provate per un attimo ad immaginare una giornata di metà Inverno illuminata da un sole brillante e da un cielo limpido ed azzurrissimo; immaginate poi di trovarvi all’interno di un bosco, un leggero vento che agita dolcemente i rami degli alberi, ed ascoltare nel silenzio il concerto dei suoni della natura: il tic tic tic dei picchi, i versi emessi dai rapaci e dalle civette, il gracidio dei piccoli anfibi che abitano gli stagnetti del parco. Poi scoiattoli, lepri e volpi che girovagano liberamente, tracce di animaletti ovunque…

Bene, tutto ciò non è immaginazione: esiste per davvero e si trova ad un’ora di strada dalla civiltà, a 40 km da Venezia e 75 km da Padova.

cane da tartufi

“Si, è veramente bello, ma la sorpresa si trova sotto terra” disse Enrico. D’un tratto ho visto l suo cane agitarsi ed Enrico, come di riflesso, mettendosi in ginocchio, ha cominciato a grattare tra le radici dell’erba.

Come per magia, ha estratto dalla terra una pallina biancastra ed irregolare. Non volevo credere ai miei occhi: era un tartufo!

Ma cosa ci fanno i tartufi in Polesine, cos’è sta novità?

la scoperta del atrtufo“Si chiama Bianchetto o Marzuolo, un tubero che cresce durante il periodo Invernale, forse non pregiato quanto i suoi cugini piemontesi, ma molto profumato e saporito” mi ha rivelatoEnrico.

Da questo rapporto causa/effetto ne è fuoriuscita una deliziosa cenetta a base di riso del Polesine al tartufo e arrosto d’anatra insaporito con lamelle del prezioso tubero recuperato poco prima nel parco. Il tutto accompagnato da un morbido vino bianco Friulano del Collio. Semplicemente meraviglioso!

Sempre chi mi conosce bene sa che, per conquistarmi, mi si deve mettere con le gambe sotto al tavolo; quindi ovvio è stato che tale banchetto conviviale abbia suggellato definitivamente il sodalizio fra me e questa terra, e non solo: ci fu anche la presa di coscienza che lo scopo della mia missione in Polesine è dire al mondo intero che l’Italia non è solo Roma, Firenze, Venezia e Milano. E’ far sapere che dietro al cono d’ombra della la magnifica Venezia si nascondono mille preziosi gioielli come il Parco del Delta del Po, un immenso patrimonio Unesco sospeso in un delicato equilibrio fra acque, lagune e terra, ma fatto anche di gente, profumi e sapori unici nel suo genere, tutti da vivere e da scoprire.

1 commento
  1. Paolo Marangoni
    Paolo Marangoni dice:

    Sapori della terra, quelli veri, senza asfalto, gomma, lastricato…..da cui proviene il vino ed il buon cibo, quello vero, la tavola, la sedia e gli uomini, quelli autentici……

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *